Seconda Domenica di Avvento
Il viaggio di Akim
C’era una strana luce attorno a lui che lo accecava, così si svegliò infastidito, si alzò in piedi e cominciò di nuovo a correre. Corse senza mai voltarsi, per vie e valli diverse, scalò monti e percorse sentieri tortuosi (c) , fino a quando non lasciò il deserto ed entrò nel territorio di Nazaret. Le case erano simili a quelle di Gerusalemme e anche a quelle di Ajeco, e così pensò che le sue speranze di trovare un mondo migliore erano finite. Fece per voltarsi e tornare indietro quando, una forza misteriosa lo gettò bruscamente a terra. Cadde e quando si rialzò era tutto sporco di quella polvere che c’era per le vie, gli bruciavano gli occhi e gridò aiuto.
Nessuno lo sentiva ma improvvisamente udì la voce di suo padre: (d) “Akim, svegliati, presto, coraggio non arrenderti per così poco”. Cammina e cammina, incontrò tanta gente che guardava verso il cielo stellato e tutti indicavano una luminosa stella cometa. Sentiva mormorare e parlare di un bambino, nato da una ragazzina quindicenne e un padre povero molto più anziano. La gente diceva che era un bambino destinato a diventare re, nato nella capanna di alcuni pastori.
Akim però non ci fece tanto caso e continuò il suo viaggio. Ma ad un tratto si accorse che sembrava che la stella lo stesse inseguendo… “Chissà che segno è questo e chissà cosa vorrà dire” pensò. Akim camminava e si spostava anche la stella. Non capiva perché la aveva fatto da guida.
Arrivò a Betlemme, e incontrò alcuni poveri pastori col loro gregge di pecore che ammiravano la stella cometa. Akim pensò che tutti erano strani se si fermavano e perdevano il loro tempo a guardare quella stella e che forse al mondo non c’era tanto di meglio se non incantarsi e lasciarsi affascinare da una stella cometa. Così gli sembrò davvero che le speranze fossero finite e che un mondo migliore non esistesse proprio.
Era capitato in mezzo a gente povera e senza speranze come lui. Stanco e scoraggiato, Akim si buttò a terra e disse: “Ecco, se il mondo è questo, allora ho capito: tanto vale che me ne stia qui per sempre alla ricerca del niente. Il mio viaggio non ha più senso”.
(c) Dal libro del profeta Isaia: Is 40, 3-5
(d) Dalla seconda lettera di S. Pietro Apostolo: 2Pt 3, 13-14